Ciao, sono Roberto Cassiani, autore di Hotel Torino California.

Ho appena compiuto 60 anni, sono nato a Roma ma torinese d'adozione. È proprio a Torino che ho vissuto gli anni della mia giovinezza, fino al mio ritorno a Roma all'età di 27 anni. Qui lavoro e vivo con amore per i miei tre figli: Leonardo, Jacopo e Greta.

La musica è la mia più grande passione, una compagna fedele che mi accompagna fin dall'adolescenza. È stata il mio rifugio, la mia forza nei momenti difficili e una presenza costante nelle gioie della vita. Suono la chitarra, e comporre canzoni o creare musica per immagini è una parte essenziale di me. La musica non è solo una passione, è una vera ragione di vita, anche se il mio lavoro come tributarista – alla guida di uno studio professionale – mi aiuta a "sopravvivere" nel quotidiano.

Scrivere è una forma d'arte che sento vicina alla musica. Amo raccontare emozioni, colori, suoni e odori legati ai momenti che ho vissuto o immaginato. Del resto, anche una composizione musicale è un viaggio emozionale, un racconto fatto di pause, accenti e tonalità che riflettono lo stato d'animo. Scrivere un libro, per me, è come comporre un'opera musicale: ogni momento della vita può essere scritto su uno spartito.

Non mi definisco uno scrittore, perché credo che scrivere sia una responsabilità seria, un'arte che sto ancora imparando a padroneggiare. Hotel Torino California è stato per me un'incredibile occasione di crescita personale. È il mio primo romanzo e scriverlo è stato un viaggio meraviglioso nelle stanze del mio vissuto e nelle vie di una consapevolezza maturata col tempo, ma non priva di incertezze.

Quello che non vacilla mai, però, è il mio credo nell'amore, inteso nella sua accezione più universale. È questa forza che mi ha ispirato a creare storie e trasmettere emozioni attraverso le pagine di questo libro. Hotel Torino California è un thriller, sì, ma è anche un'opera intrisa d'amore, perché l'amore non prescinde mai dal dolore, da cui trae la sua forza più grande.

Spero che, leggendo questo romanzo, il tuo vissuto, il rapporto con te stesso e le tue certezze possano assumere nuove sembianze. E se ciò accadrà, ti ringrazio dal profondo del cuore per aver condiviso questa storia con me.

Vi abbraccio tutti.

Roberto

P.S.
quella nella foto è Naho, quando, la mattina,  mi viene a svegliare...