Hotel Torino California - Prefazione

Benvenuti in "Hotel Torino California", un viaggio senza ritorno nei lati oscuri della mente umana, dove la realtà si sgretola sotto il peso dell'incubo e le certezze perdono di significato. Preparatevi a un thriller psicologico che vi trascinerà in un vortice di emozioni, esplorando le fragilità dei rapporti umani, l'ossessione per la verità e la disperata lotta contro il caos.

Il romanzo scava a fondo in tematiche scomode e attuali: L'oblio socialmente diffuso dal potere manipolatorio dei media che si insinua nelle coscienze generando mostri e il ruolo della musica quale potente strumento culturale, educativo in grado di riconnettere l'umanità con la propria essenza. Nel bene e nel male. Attraverso gli occhi di Rodolfo Cassetti, produttore musicale torinese, verrete catapultati in una dimensione surreale, dove l'orrore si insinua nella quotidianità e l'istinto lotta contro la ragione. Il rapimento e l'omicidio di due bambine innescano una spirale di angoscia che lo spinge a mettere in discussione ogni cosa, persino gli affetti più cari.

Lo stile del romanzo è crudo e diretto. L'autore si fa guida in questo viaggio nell'oscurità, senza filtri, mostrando senza pietà la complessità dell’animo umano. Le parole di Accornero a Rodolfo rimbombano come un monito: "Tutto ciò che le ruota intorno è importante, Cassetti. Tutto.".

Questo romanzo è un'esperienza emotiva che scuote nel profondo. Leggendo queste pagine vi troverete faccia a faccia con il dilemma: siamo solo spettatori o possiamo diventare protagonisti di questo "teatro" che è la vita? Le vicende di Rodolfo, Lorenzo, Jaco, Libero, Giulia, Teresa, Matilde e degli altri personaggi, pongono interrogativi cruciali sul significato di amicizia, amore, famiglia, giustizia e verità.

Non aspettatevi facili risposte. Questa lettura è un pugno nello stomaco, uno spietato viaggio nelle implicazioni sociali e personali di eventi traumatici. Sarete di fronte a domande scomode, costretti a guardare oltre la superficie e a confrontarvi con la propria empatia. "We are all just prisoners here, of our own device" (Siamo tutti prigionieri, dei nostri stessi vizi), una frase che riecheggia sinistramente nella mente.

Una flebile luce di speranza, tuttavia, emerge dal buio. Anche nell’abisso più profondo, la verità e l'amore possono accendere una fiamma. Le parole di Libero a Rodolfo risuonano come un mantra: "Fratello, non cambierai mai, ma non potrai uccidere la bestia! Fai come me, salvati e… salvali! Ora tocca a te!". Che questo romanzo lasci un segno indelebile, stimolando la riflessione e la compassione.



Hotel Torino California, la copertina del  libro