Ciao a tutti!
Non sentite anche voi il bisogno di "fare rete"? Questo desiderio nasce quando siamo consapevoli di avere affinità elettive con molte persone, conosciute o sconosciute (a livello personale), ma che percepiamo comunque vicine. Tale bisogno si rafforza quando, guardandoci intorno, ci rendiamo conto del degrado culturale e umanistico che segna profondamente questa epoca post-moderna.
Del resto, una delle principali prerogative dei social è quella di creare connessioni tra persone che, altrimenti, non avrebbero modo di conoscersi. E, sebbene ci siano aspetti negativi evidenti e quelli più sottili, devo ammettere che, sotto questo aspetto, i social sono stati molto efficaci. Infatti, ci forniscono un dato "somatico" sulla generalità delle persone tra cui, appunto, possiamo individuare quelle con affinità elettive e con il medesimo bisogno di "fare rete".
Questo thriller psicologico, tra le sue righe, tocca temi di grande rilevanza. La sua narrazione può diventare un ottimo punto di partenza per stimolare discussioni, approfondire temi e incentivare il riconoscimento delle nostre affinità… e anche delle diversità, che sono sempre una risorsa culturale di grande valore.
Dai, forza! Facciamo rete!
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